Servizi, consulenze, ore per ripetizioni scolastiche. Ma anche, anzi soprattutto, tempo: quello che ciascuno può dedicare agli altri nelle più diverse forme. E inoltre beni materiali: generi di prima necessità, materiale scolastico e così via. Senza limiti alla “fantasia del dono”.

Sono questi i “depositi” che da oggi, giovedì 9 dicembre, e fino al prossimo 23 dicembre potranno essere conferiti a una speciale banca, la “Banca del dono”: saranno registrati, raccolti e al termine delle due settimane dell’iniziativa consegnati alla Caritas di Massa Carrara e, tramite essa e le altre associazioni del territorio, distribuiti alle persone più bisognose.

La “Banca del dono” apre virtualmente all’interno della redazione del Tirreno di Massa Carrara, in via Petrarca 2 a Massa. Il quotidiano del Gruppo editoriale Sae, ha messo in piedi l’iniziativa rispondendo a un quesito molto semplice: cosa può fare un giornale di comunità come Il Tirreno per dare concretamente una mano alle persone che si trovano in condizioni di indigenza, sempre più numerose a causa delle conseguenze economiche della pandemia da Covid 19?

La risposta è stata appunto l’idea della “Banca del dono”, strumento per favorire l’incontro tra chi può donare qualche cosa di sé – tempo, competenze, beni – e chi ne ha necessità, ponendo l’attenzione e quindi dando visibilità a un’emergenza e insieme a chi di quell’emergenza singolarmente o in gruppo, con evidenza pubblica o nell’anonimato, si fa carico.

Alla presentazione del progetto, questa mattina nella redazione del Tirreno di Massa, alla presenza dei giornalisti, c’erano il direttore della Caritas diocesana di Massa Carrara, Almo Puntoni, e il presidente della Provincia di Massa Carrara e sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti

Da parte di Puntoni è arrivato l’appello a donare soprattutto tempo, disponibilità a farsi volontari per venire incontro alle persone che si trovano in situazioni di disagio. “Disagio che condividiamo tutti – precisa – a partire dal fatto che siamo qui e indossiamo una mascherina e dobbiamo stare a distanza. Questo ha creato distanza tra le persone, cosa che invece un volontario deve cercare di ridurre perché volontariato significa proprio questo: ridurre la distanza, avvicinarmi a qualcuno. Da questo punto di vista la proposta che fa il Tirreno non è tanto quella di dedicare 15 giorni a raccogliere qualche cosa ma, dopo la fase più critica del Covid, dare la possibilità di ridurre le distanze, fare sì che le persone si riavvicinino. Offrire generosità significa questo. Significa intanto la generosità di vaccinarsi e poi riappropriarci del tempo di cui siamo tutti depauperati”.  Tempo prezioso, soprattutto se offerto con continuità, per garantire i servizi quotidianamente offerti dalla Caritas a cominciare dall’asilo notturno che, dopo lo stop obbligato a causa della pandemia, riprende la propria attività di accoglienza. 

Lorezetti ha sottolineato quanto l’emergenza pandemica abbia moltiplicato le necessità della popolazione. “E’ un momento difficile anche perché non tutti si rendono conto, come spesso ci siamo detti, del disastro che questa pandemia cha creato intorno a noi – afferma – Vorrei che si riflettesse di più sul fatto che oggi anche chi ha un lavoro domani potrebbe non averlo più e cosa questo significa per una famiglia. La nostra provincia ha, fortunatamente, sempre risposto agli appelli di generosità: si tratta di dare continuità a questa generosità e mi auguro che questa iniziativa possa essere strutturata”.

Le prime adesioni sono già arrivate: c’è ci ha offerto cure odontoiatriche, chi farà ripetizioni scolastiche, chi confezionerà torte di compleanno. Ciascuno poi ha deciso di mettere a disposizione di Caritas parte del proprio tempo libero per consentire la riapertura dell’asilo notturno o servire in tavola alla mensa.

Il Tirreno racconterà le storie dei donatori (se lo vorranno) e delle loro donazioni. Racconterà insomma i buoni esempi. Perché così facendo le donazioni possano moltiplicarsi. 

Come detto in questo percorso i giornalisti del Tirreno non saranno soli. Il ruolo della Caritas, come ente di riferimento per dare risposte ai più bisognosi ma anche come – lo auspichiamo – luogo di incontro per le altre associazioni del territorio che operano nel sociale e possono farsi portavoce dei bisogni delle persone in difficoltà, sarà fondamentale perché la generosità dei “correntisti” della Banca del dono possa concretizzarsi.

Per prendere parte all’iniziativa è sufficiente scrivere una mail a massa@iltirreno.it indicando nell’oggetto la dicitura “Banca del dono” e specificando nel testo la natura della donazione, un recapito telefonico ed eventualmente i tempi di consegna nel caso in cui si tratti di beni materiali.


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